Arrivati nell’area di Rifugi Citelli si può liberamente parcheggiare sui bordi della strada e sarà il sentiero ” 723 CAI” che ci condurrà nella grotta di Serracozzo
Sentiero Serracozzo
Camminando in mezzo ad un bosco di betulle il sentiero sale incontrando basalto lavico levigato dalle acque e ci si ritrova a ridosso della colata del 1928 ed un panorama, ad Est, che appaga occhi e cuore, con la splendida costa orientale.
Proseguendo, si possono ammirare dall’alto i Monti Sartorius e Monte Frumento delle Concazze, oltre il bosco, in tutta la sua bellezza.
Dopo cira 1.5 km trovate un piccolo avvallamento che indica l’arrivo alla grotta di Serracozzo.
![Sentiero di Serracozzo Esterno grotta di Serracozzo](https://pianoprovenzana.it/wp-content/uploads/2021/03/esterno-grotta-di-serracozzo-2400x1800.jpg)
Grotta di Serracozzo
E’ la colata del 1971 che ha dato origine alla grotta, un tunnel di scorrimento lavico ancora quasi intatto La grotta è lunga 350 m ed è molto suggestiva, il primo tratto si sviluppa molto in senso verticale e da un foro in cima alla volta entra un raggio di luce che le regala un’atmosfera particolare. Il tratto a valle è invece una galleria di scorrimento, in forte pendenza, a parte piccoli crolli sul tetto che, ad ogni modo, ne esaltano ancor di più la bellezza, con giochi di luce che cambiano continuamente. L’ingresso è un po’ basso, ma si procede bene anche senza casco, basta fare un po’ di attenzione, è comunque un ambiente speleologico e come tale richiede cautela. Di certo la Grotta di Serracozzo è una delle più belle ed affascinanti dell’Etna.
Belvedere valle del Bove
Dopo la visita alla grotta, si prosegue sul sentiero per circa 600 metri sino a giungere al punto panoramico di “Serra delle concazze” , La salita è un pò più dura rispetto a quella iniziale ma il panorama una volta arrivati sù è veramente mozzafiato. Vi affaccerete sull’orlo del deserto lavico della Valle del Bove, da qui potete ammirare la depressione e l’ampiezza formatasi circa 10.000 anni a seguito del collasso del primordiale edificio vulcanico.
Dentro la valle del Bove
Se guardate a sinistra in basso della Valle del Bove si possono ammirare monte Scorsone, Rocca Capra, Rocca Musarra e risalendo sempre lungo il bordo per ancora circa 200 metri si possono ammirare alcuni “Dicchi”, e poi più su Rocca della Valle e Pizzo dei Neri sino a giungere ai Crateri sommitali, mentre dentro la Valle si scorgono Monte Simone i Monti Centenari , mentre a sud di rimpetto si scorge la Montagnola, la Schiena dell’Asino, Serra del Salfizio e Monte Zoccolaro. Dopo questo affaccio mozzafiato sulla valle del Bove, e puro momento di relax per riprendere fiato ci si prepara alla discesa.