Scoperta e nome della Grotta dei Lamponi
La grotta dei Lamponi è una delle più importanti e lunghe grotte dell’Etna. La sua scoperta è avvenuta nel 1965 da parte di alcuni volontari del C.A.I di Linguaglossa, sulla spettacolare lava dei Dammusi del 1614.
Gli esploratori proprio per la vegetazione di lamponi che ritrovarono in uno dei suoi ingressi diedero il nome di “Grotta dei Lamponi”.
Dettagli passeggiata
Inizio: Via Mareneve
Distanza: circa 16 km a/r
Durata: 4 ore
Altitudine: 1700 m
Dislivello: 380 m
Difficoltà: **
Mappa sentiero: Etnanatura
Come arrivare nella grotta dei Lamponi
Da Linguaglossa si sale lungo la Mareneve che conduce alla pineta Ragabo. Giunti a quota 1400 m, all’altezza del Rifugio Ragabo, si lascia l’auto e si percorre la Pista Altomontana. Circa 8 km dopo giunti in uno slargo sulla lava dei Dammusi e nel bivio per Timparossa troverete un’indicazione che sale sulla lava. Saliti sopra la colata a circa 50 metri troverete l’ingresso della grotta dei Lamponi.
Caratteristiche della grotta dei Lamponi
La grotta ha una lunghezza totale di circa 700 m, e presenta due sezioni all’interno una a monte e una a valle. La parte a monte lunga 300 m e in migliore stato di conservazione. Il pavimento della galleria a monte è costituito da lava a superficie unita e da detriti lavici provenienti da cedimenti della volta.
Sulla volta comunque notiamo delle stalattiti da rifusione che abbondano ovunque, come pure rigature e cordoni orizzontali sovrapposti sulle pareti. Nella parte a monte vediamo sulla volta due grandi buchi nel soffitto, in corrispondenza di essi esiste una breve galleria situata ad un livello superiore, di non facile accesso.
La parte a valle è lunga circa 100 m ed è interessata da numerosi crolli.
La sezione della grotta è per lo più semicircolare e nella parte principale si possono notare dei raddoppi laterali di sezione minore, dal più corto di questi cunicoli si riesce a sboccare all’esterno.
